AUDIZIONE DEI RESPONSABILI DEI DIPARTIMENTI PER LE DIPENDENZE DELLE ASL UMBRE – Barberini: “Preoccupa il consumo di eroina tra i giovani”

commisssione

La Commissione di inchiesta sulle
tossicodipendenze del Consiglio regionale, presieduta da Luca Barberini, ha
ascoltato le responsabili dei dipartimenti per le dipendenze delle Asl 1, 2 ,
3 e 4: Patrizia Lorenzetti, Claudia Covino, Sonia Biscontini e Mara Gilioni.
All’audizione erano presenti anche i consiglieri della Commissione
d’inchiesta sulle infiltrazioni criminali, presieduta da Paolo Brutti.

E’ emerso che il problema delle dipendenze dalle droghe, spesso assunte in un
mix o associate al consumo di alcol, si ravvisa in ogni zona del territorio
umbro, e vede un crescente numero di cocainomani e, segnatamente nel
territorio della Asl 4 (Terni), un ritorno al consumo di eroina anche fra
utenti molto giovani. La dottoressa Covino, responsabile del Dipartimento
dell’Asl 2 (Perugia) ha suggerito anche una riflessione sul mutamento
avvenuto a partire dal 1997, anno del terremoto che ha visto l’incremento di
fenomeni migratori dapprima per motivi di lavoro poi anche per attività
illecite, e che coincide con il raddoppio di utenti del Ser.T perugino,
subito passati dai 450 di prima del ’97 a un numero di 780.
Il presidente della Commissione d’inchiesta sulle tossicodipendenze, Luca
Barberini, ha chiesto una documentazione completa su quanto riferito in
audizione “per consentire ulteriori approfondimenti ai consiglieri
regionali, stante la complessità delle problematiche e gli elementi nuovi
che sono emersi. Preoccupa soprattutto il consumo di eroina nelle fasce
giovanili – ha detto Barberini – e il quadro generale che vede Perugia come
crocevia che coinvolge molte altre zone, come si desume dai risultati delle
azioni delle unità di strada lungo le linee ferroviarie che collegano il
capoluogo con le altre città umbre”.

Alle domande dei consiglieri regionali che hanno chiesto spiegazioni
sull’accentuazione dei fenomeni nel perugino e sul numero di persone
seguite dal Ser.T, la dottoressa Covino del Dipartimento dell’Asl
2 ha risposto che tali problemi “poco hanno a che fare con i servizi,
perché sono legati alla situazione di un tessuto sociale che ha visto
consistenti fenomeni migratori, inizialmente legati al lavoro, mentre adesso
si parte per fare il ‘lavoro’ dello spacciatore. E’ inevitabile – ha detto
– pensare a collegamenti con le mafie, pur non disponendo di dati specifici.
Sta di fatto che dal 1997 gli utenti del Ser.T sono raddoppiati. La
ricostruzione post terremoto ha portato a una catena di subappalti a imprese
di fuori regione. Altre problematiche sono state innestate dal fenomeno degli
affitti in nero di qualsiasi tipo di locale. Il centro storico di Perugia si
è progressivamente svuotato di servizi, in giro ci sono sempre meno persone.
E’ evidente che ci sono politiche da ripensare”.

Per quanto riguarda le
attività svolte, la dottoressa Covino ha spiegato che al Servizio lavorano
circa 14 persone, tra medici (ora soltanto 2), infermieri, sociologi e
assistenti sociali. Tra le attività ci sono i programmi farmacologici, le
analisi per i lavoratori che svolgono funzioni particolari, i progetti per le
donne e per gli adolescenti, per gli immigrati (patologie legate all’uso di
sostanze o infettive), i rapporti con le unità di strada e i centri di bassa
soglia, la gestione dell’ostello notturno, della mensa e del centro diurno di
Boneggio. “La figura del tossicodipendente – ha aggiunto – è oggi
lontana dagli stereotipi e ci sono droghe che vengono liberamente acquistate
su internet. I frequentatori del Ser.T sono in prevalenza umbri e perugini,
solo il 20 per cento sono stranieri, per lo più nordafricani. Gran parte
degli utenti ha un lavoro, regolare o in nero. Ci sono ragazzi molto giovani,
soprattutto sudamericani, che vengono accompagnati dalle famiglie”.
Nel Dipartimento per le dipendenze dell’Asl 3 (Foligno, Spoleto, Valnerina)
“lavorano invece 44 operatori – ha spiegato Sonia Biscontini – dei quali
22 sono dipendenti e 22 appartengono a cooperative che lavorano fianco a
fianco nella lotta contro le dipendenze, non solo quelle dovute al consumo di
stupefacenti e alcol ma anche alle nuove forme legate a internet e shopping
convulsivo. Due sono i Ser.T, uno a Foligno e l’altro a Spoleto, dove si
registra una crescita esponenziale dei consumatori di cocaina, reperibile su
tutto il territorio, mentre l’eroina viene acquistata a Perugia. Nel 2010
sono morti tre utenti che erano stati disintossicati. Il servizio nuove
dipendenze registra una crescita di utenti minorenni, alle prese con
dipendenze da alcol e vari tipi di droghe, a volte usate in pericolosi mix di
sostanze”. Tra le attività segnalato il programma di accompagnamento
territoriale, una sorta di tutoraggio che vede i lavoratori al fianco
dell’utente, se necessario anche a domicilio, dentro le famiglie. Quindi
l’attività degli operatori di strada, fra i quali anche psichiatri, che
seguono con un camper il tragitto ferroviario che da Foligno porta a Perugia,
fornendo assistenza di ogni genere, anche siringhe sterili e Narcan. Sia i
Ser.T che i Servizi nuove dipendenze hanno attivato gruppi informativi per i
nuovi utenti, tra i quali uno specifico sulle mortalità da overdose.

Patrizia Lorenzetti, responsabile del Dipartimento dell’Asl 1, suddiviso
nelle due aree distrettuali dell’Alto Tevere e dell’Alto Chiascio e che
unisce i servizi per le dipendenze con quelli per le malattie mentali,
attraverso la presa in carico condivisa dei pazienti con doppia diagnosi
(l’altro responsabile è il dottor Norberto Pentiricci, ndr), ha fornito il
quadro della situazione sulla base del lavoro che viene svolto nei due Ser.T
di Gubbio e Città di Castello, che presentano dati “stabili”, 460 utenti
nel 2011 di cui 392 residenti. Attivo un osservatorio per le dipendenze
nell’Altotevere con il contributo di tutti i Comuni dell’area nel fare
monitoraggio e mappatura dei fenomeni, quindi orientamento verso i servizi da
parte degli operatori di strada che vanno ad intercettare le persone in
viaggio sulla tratta ferroviaria della Fcu. “Si sta lavorando – ha
segnalato la dottoressa Lorenzetti – per una integrazione dei servizi con
quelli dell’emergenza-urgenza, dove arrivano problematicità per abuso di
sostanze che restano sconosciute ai servizi”.

Mara Gilioni, responsabile del Dipartimento dell’Asl 4 (Terni), ha detto che
“a fronte del forte consumo di cocaina si registra un ingresso di giovani
che fanno uso di eroina, una tendenza che si riteneva in calo mentre è un
fenomeno che va analizzato”. Le altre criticità
sono legate alle dipendenze da droghe in generale, dal fumo e dal gioco
d’azzardo. Per quanto riguarda la mortalità da overdose, precipuo campo di
analisi della Commissione d’inchiesta regionale, segnalati 3 morti, di cui 2
conosciuti dal servizio. Per quanto riguarda l’unità di strada “c’era ma
veniva poco utilizzata – ha spiegato la dottoressa Gilioni – ed è stata
tagliata da Comune di Terni e Asl”

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