IMPRENDITORI E PROFESSIONISTI A CONFRONTO CON BOCCI E BARBERINI – Bocci: “Serve nuovo regionalismo, decisiva la prossima legislatura”. Barberini: “Semplificazione vera e sostegno a chi innova”

barberini imprenditori

Circa 200 fra imprenditori e professionisti, ieri a Foligno, all’incontro con Gianpiero Bocci, sottosegretario al ministero dell’Interno, e Luca Barberini, candidato del Pd al consiglio regionale dell’Umbria, presenti numerosi sindaci e amministratori del territorio.

 

“L’Umbria si trova a un bivio – ha detto Bocci – perché così com’è non ce la può fare a uscire dalla crisi. La prossima legislatura regionale sarà decisiva per il futuro della nostra regione, perché si dovranno compiere scelte fondamentali andando verso un nuovo regionalismo. L’Umbria del futuro deve guardare verso Marche, bassa Toscana e alto Lazio e porsi come base strategica di una macroregione che abbia un ruolo da protagonista nel Paese e sia in grado di rilanciare lo sviluppo e la ripresa economica. Di fronte a questo quadro – ha evidenziato il sottosegretario – c’è bisogno di competenze e intelligenze vere, di persone serie e capaci di stare al governo, rappresentando al meglio le esigenze dell’Umbria e dei suoi territori, come Luca Barberini: una risorsa davvero utile per le nostre città e la nostra regione”.

 

“Se vogliamo dare prospettive nuove alla nostra regione – ha affermato Barberini – è importante un confronto costante tra istituzioni, professionisti, imprese, realtà associative, territori, cittadini, perché le istituzioni e i partiti da soli non bastano per capire i bisogni della comunità. Per far crescere l’Umbria, dobbiamo puntare su innovazione, sviluppo, lavoro: promuovere la ripresa economica con nuove politiche di sviluppo che sostengano le realtà che puntano su innovazione e ricerca; favorire l’avvio di nuove imprese e più attenzione al mondo delle professioni; attrarre soggetti imprenditoriali provenienti da fuori regione, incentivando soprattutto quelli che creano innovazione e occupazione. Occorre anche costruire nuovi rapporti fra scuola, formazione e imprese, potenziare e completare infrastrutture e reti telematiche, efficientare la pubblica amministrazione con una vera semplificazione, che comporti meno adempimenti a carico di cittadini e imprese”.