INNOVAZIONE E APERTURA AI MERCATI ESTERI PER RILANCIARE L’UMBRIA – Su relazione di Barberini approvato documento triennale per lo sviluppo produttivo regionale

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“Per uscire dalla crisi ed essere competitiva, l’Umbria deve investire su settori non maturi, come il manifatturiero e la green economy, puntare su ricerca e innovazione, aprirsi ai mercati internazionali e stabilire relazioni forti con le istituzioni europee”. Lo ha affermato il consigliere Luca Barberini (Pd), in qualità di relatore di maggioranza, illustrando in Consiglio regionale il documento di indirizzo pluriennale 2011/2013 per le politiche di sviluppo del sistema produttivo regionale, adottato dalla Giunta.
“La crisi finanziaria esplosa tra il 2008 e il 2009 – ha detto Barberini – ha fatto crollare del 7 per cento il reddito dell’Italia e di altri paesi europei. Mentre in contesti come la Francia e la Germania c’è stato un totale recupero, l’Italia è ancora sotto del 5 per cento e sono sempre più le famiglie e le aziende in difficoltà. Allo stesso tempo, la manovra finanziaria avviata dal Governo con il decreto legge 78/2010 ha drasticamente ridotto la possibilità di un intervento di sostegno pubblico. In tale contesto, è necessario selezionare gli interventi e puntare sulle iniziative potenzialmente più suscettibili per la crescita dell’Umbria, sia in termini economici sia sociali. La nostra Regione è tra le poche in Italia ad aver predisposto un documento di indirizzo pluriennale per le politiche di sviluppo del sistema produttivo regionale, nel quale si evidenziano servono scelte mirate e coraggiose, che favoriscano lo sviluppo del sistema produttivo locale, aumentando la produttività del sistema regionale e l’occupazione. È opportuno – ha sottolineato Barberini – indirizzare gli interventi sul settore manifatturiero, sulla ricerca e sull’innovazione dei processi e dei prodotti, sul potenziamento patrimoniale del sistema produttivo, sul sostegno finanziario alle aziende pronte ad aprirsi a nuovi mercati. È necessario stabilire relazioni forti con le istituzioni europee e le altre regioni italiane e intraprendere la strada della semplificazione burocratica. L’azione politica industriale, inoltre, deve creare condizioni istituzionali e strutturali per sviluppare in Umbria attività economiche riconducibile alla green economy, rafforzando le imprese che operano nell’industria dell’energia, dei nuovi materiali, delle biotecnologie e delle nanotecnologie. L’innovazione del sistema produttivo è l’unica strada percorribile per vincere la crisi”.

In relazione a questo documento è stata approvata dal Consiglio regionale anche una mozione firmata da Barberini e da Chiacchieroni, che impegna la Giunta regionale ad aumentare le risorse a sostegno delle imprese, con misure volte a incrementare ricerca e innovazione e a finanziare ulteriormente il bando Resta (Reti di impresa

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