“Niente rifiuti campani in Umbria”

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Mozione di Barberini e Smacchi su indisponibilità a nuovi conferimenti nelle discariche umbre<br><br>“Prioritario attuare e rimodulare il piano regionale”</b><br><br> I consiglieri regionali del Pd, Luca Barberini e Andrea Smacchi, sono
firmatari di una mozione che esprime un “no” all’accoglimento di
rifiuti dalla Campania e indica come prioritario l’obiettivo di attuare ed
eventualmente ‘rimodulare’, il Piano regionale vigente. Smacchi e
Barberini motivano il loro “no” alla richiesta parlando di
“preoccupazione ambientale per la nostra regione”. <br><br>

No all’accoglimento nel territorio umbro di rifiuti provenienti dalla Campania; puntare prioritariamente alla definitiva attuazione, compresa una eventuale rimodulazione, del Piano regionale dei Rifiuti, tenendo fermi i contenuti relativi a: elevata sostenibilità ambientale; tutela del territorio; raccolta differenziata e recupero dei materiali. Questi i punti centrali della mozione sui quali si chiede l’impegno della Giunta regionale. I due esponenti del Pd, ricordano che il 26 novembre scorso “anche all’Umbria è pervenuta una richiesta ufficiale da parte del Governo, e in quell’occasione è stata fornita una disponibilità ad ospitare circa 1000 tonnellate di rifiuti campani da smaltire nelle discariche di Crete (Orvieto), Borgo Giglione (Magione), Belladanza (Città di Castello) e, con ogni probabilità, anche Sant’Orsola (Spoleto)”. Smacchi e Barberini motivano il loro “no” alla richiesta parlando di “preoccupazione ambientale per la nostra regione” in cui, spiegano “le discariche, soprattutto quella di Crete, sono ormai in fase di esaurimento. In questo momento l’Umbria – sostengono Smacchi e Barberini – sta attraversando una delicatissima fase riguardante l’eventuale ampliamento delle discariche esistenti e riguardante il Piano Regionale di Gestione dei
Rifiuti, approvato nel 2009 e il cui stato di attuazione si sta rivelando del
tutto inefficiente rispetto agli obiettivi prefissati, anche a causa del
ritardo, oltre che della inadeguatezza, della raccolta differenziata prevista dal Piano medesimo”. Secondo Smacchi e Barberini, prima di “aprire di nuovo le porte alle emergenze altrui, occorre far fronte alle reali problematiche della nostra Regione, che è attualmente impegnata in una fase molto delicata e di difficile attuazione del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, e che può contare su una capacità di conferimento delle discariche ormai molto limitata. In primo luogo, quindi – propongono i due esponenti del Pd – occorre procedere alla effettiva attuazione del Piano, sì da raggiungere l’obiettivo del minor quantitativo di rifiuti da conferire in discarica e quello della realizzazione dei necessari interventi per incrementare la raccolta differenziata, anche nel pieno rispetto della normativa europea”. Nella mozione, i consiglieri Smacchi e Barberini ricordano, inoltre, le precedenti esperienze negative con le “emergenze campane dei rifiuti”: indagini giudiziarie per infiltrazioni camorristiche e mancato pagamento delle spettanze dovute al Comune di Orvieto per lo smaltimento dei rifiuti campani nel 2006. Da ultimo, i due consiglieri del Pd, ritengono quella della Campania rispetto ai rifiuti, “una situazione di ‘emergenza permanente’ che non può essere utilizzata come grimaldello per accelerare decisioni di tipo
emergenziale anche in Umbria, ciò anche in relazione alla paventata volontà di ampliare le discariche esistenti nel territorio umbro. È tempo di decidere – concludono Smacchi e Barberini – se l’’Umbria verde’ e
capace di futuro, intenda abbracciare una politica sui rifiuti improntata sull’alta sostenibilità ambientale, sulla tutela del territorio e del paesaggio, e sul recupero dei materiali post-consumo, come si evince dal
contenuto del Piano Regionale vigente”.

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