PRESENTATO A FOLIGNO IL LIBRO DEL SENATORE CASTELLANI – Appello al dialogo e alla sobrietà della politica

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Un’affollata solitudine. S’intitola così l’ultimo libro di Pierluigi Castellani, presentato ieri pomeriggio a Foligno, nel convento di San Francesco. Si tratta di un’opera autobiografica, in cui l’ex senatore, nato a Spoleto nel 1938 ed eletto in Senato nel collegio elettorale Foligno-Spoleto, racconta la propria esperienza umana e politica offrendo uno spaccato lucido e interessante delle difficoltà politiche e sociali del Paese e un quadro inedito del laboratorio di cultura politica attivato al livello locale – passando dalla Democrazia Cristiana alla Margherita, fino a contribuire alla nascita del Partito democratico in Umbria – con valori e metodi ancora validi.
All’incontro – promosso dall’associazione “Umbria domani” e moderato da Carlo Elia Schoen – sono intervenuti il parlamentare Gianpiero Bocci, segretario di presidenza della Camera dei Deputati e Luca Barberini, consigliere regionale del Partito democratico, che hanno introdotto l’autore.
“Un’affollata solitudine – ha detto Bocci – è il racconto sincero di una vita spesa nel perseguimento dei propri ideali, dedicata all’impegno civile e politico, senza mai farsi inghiottire dai meccanismi del potere. Il libro contiene spunti molto concreti ed è particolarmente efficace quando invita i politici alla sobrietà e ad una maggiore formazione, per restituire credibilità e autorevolezza alla politica”.
“Il messaggio lanciato da Castellani – ha sottolineato Barberini – è molto attuale, soprattutto quando esprime la necessità di recuperare il rapporto tra politica e cittadini, tra istituzioni e mondo civile, invitando chi è impegnato in politica a intenderla come servizio sul territorio, a favore delle persone. Particolarmente interessante è il passaggio in cui sostiene che, di fronte a una crisi, è fondamentale riscoprire valori autentici, come quello della famiglia, e andare oltre le barriere ideologiche per trovare nel dialogo soluzioni per il bene comune”.
“La mia avventura umana e politica è sempre stata segnata dalla solitudine – ha affermato l’autore – perché di fronte a scelte importanti, nella vita come in politica, si è sempre soli. L’essenziale è perseguire i propri ideali con coerenza, senza rinchiudersi in se stessi o farsi trascinare dagli altri. La mia, fortunatamente, è stata una solitudine affollata di tante storie, di tanti volti, di tanti incontri”.

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