RIFORMA SANITÀ, IN COMMISSIONE MANTENUTE 2 ASL IN UMBRIA – Barberini: “Non si vogliono affrontare i gravi problemi che ci sono. Riordino inefficace, poco incisivo e marginalista: mancano interventi decisi. Servono coesione e partecipazione”

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La Prima Commissione ha ripreso la discussione della riforma della sanità
regionale, approvando i primi 7 articoli del disegno di legge predisposto
dall’Esecutivo di Palazzo Donini. Confermata la previsione di 2 Aziende
sanitarie regionali e prevista l’istituzione di dipartimenti
interaziendali. Le sedi delle aziende dovranno essere individuate di concerto
con la Conferenza dei sindaci e ci sarà maggiore autonomia per le
professioni sanitarie non mediche.

Ritirata, in quanto non accoglibile senza un preventivo accordo con la
Regione Marche (a cui la Giunta starebbe però già lavorando), la proposta
di modifica di Dottorini (Idv) sull’applicazione del decreto sulla
riorganizzazione degli enti vigilati dal ministero della salute agli Istituti
zooprofilattici sperimentali.

Bocciata la proposta di Barberini–Smacchi
(Pd) sull’abolizione delle reti professionali clinico-sanitarie. Accolta e
fatta propria dalla Giunta la proposta di Buconi (Psi) sul regolamento che
dovrà disciplinare l’organizzazione e il funzionamento del nucleo tecnico di
controllo sulla gestione e la qualità della spesa e dei servizi delle Asl.

L’articolo 6, relativo alla previsione di due Aziende sanitarie regionali al
posto delle 4 ora esistenti è stato approvato con il voto contrario di
Lignani Marchesani e Barberini e l’astensione di Monacelli e Monni. Sono
stati bocciati i relativi emendamenti: Barberini (1 sola Asl regionale),
Monacelli (1 sola Azienda su base provinciale con sede a Terni), Dottorini
– Lignani (le due sedi delle Asl stabilite a Perugia e Terni oppure a
Foligno e Città di Castello).

Luca Barberini si è detto
contrario all’articolo dato che “non si vogliono affrontare i gravi
problemi che ci sono. Questo riordino viene affrontato seguendo una teoria
marginalista, mancano interventi decisi dove invece sarebbero necessari. Non è più un problema di ‘malpancisti’, serve
maggiore coesione e partecipazione”.

Recepito dalla Giunta l’emendamento Chiacchieroni sull’istituzione dei
dipartimenti interaziendali (tra Asl e aziende ospedaliere), mirati a
risparmiare e migliorare i servizi per i cittadini. È stato infine approvato
all’unanimità l’emendamento Dottorini che prevede di dare maggiore autonomia alle professioni sanitarie non mediche.

La Prima commissione, di cui fanno parte Oliviero Dottorini (Idv,
presidente), Massimo Monni (Pdl, vice presidente), Renato Locchi, Luca
Barberini, Fausto Galanello (Pd), Andrea Lignani Marchesani (Pdl),
Sandra Monacelli (Udc) e Damiano Stufara (Prc – Fds) tornerà a riunirsi
nella mattinata di lunedì 29 ottobre per parlare di aziende ospedaliere.

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